Sono la Dottoressa Giuseppina Musacchia, Psicologa Clinica e Psicoterapeuta cognitivo
comportamentale, regolarmente iscritta all’Ordine degli Psicologi della Regione Calabria
con n. 1786.
Lavoro in ambito clinico con bambini, adolescenti, adulti, coppie e gruppi.
Nello specifico possono rivolgersi al mio studio tutti coloro che stanno attraversando un
momento di difficoltà di ogni origine
VI RACCONTO CHI SONO
Studio di psicologia a Polistena Provincia di Reggio Calabria.
Attualmente svolgo la mia attività di libera professionista presso il mio studio privato a Polistena
LA MIA FORMAZIONE
Laureata in Psicologia Clinica e della Salute presso l’università “G. D’Annunzio” di Chieti.
Dopo essermi abilitata alla pratica clinica, ho proseguito poi la formazione in psicoterapia
cognitivo comportamentale presso la Scuola di Specializzazione di Psicoterapia Cognitivo
Comportamentale SPC-Roma nella sede di Reggio Calabria. Ho frequentato un corso di
perfezionamento e sensibilizzazione ai problemi alcolcorrelati, ed ho condotto, per diversi
anni, un gruppo di auto-mutuo-aiuto rivolto a persone con problemi di alcoldipendenza.
Tengo molto alla formazione costante e continua, per questo partecipo annualmente a
convegni nazionali in cui la comunità scientifica ha modo di approfondire e condividere
nuove tecniche di intervento e prassi operative per l’aiuto di disturbi sempre più frequenti
nella società.
Conduco la mia attività clinica come psicologa e psicoterapeuta libero professionista in
studio privato dove mi occupo di consulenza, sostegno psicologico e psicoterapia rivolto a bambini,
adolescenti, adulti, coppie, famiglie e gruppi. Inoltre sono Vice presidente della coop.
sociale “lavoltabuona” sita a Cittanova, dove mi occupo di dipendenze patologiche.
METODO CLINICO: LA TERAPIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE (CBT)
La Terapia CBT
La terapia cognitivo comportamentale Cognitive-Behaviour Therapy, CBT è
attualmente considerata a livello internazionale uno dei più affidabili ed efficaci
modelli per la comprensione ed il trattamento dei disturbi psicopatologici.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale (Cognitive-Behavior-Therapy, CBT) è attualmente considerata a livello internazionale uno dei più affidabili ed efficaci modelli per la comprensione ed il trattamento dei disturbi psicopatologici.
Tale approccio postula una complessa relazione tra emozioni, pensieri e comportamenti evidenziando come i problemi emotivi siano in gran parte il prodotto di credenze disfunzionali che si mantengono nel tempo, a dispetto della sofferenza che il soggetto sperimenta e delle possibilità ed opportunità di cambiarle, a causa dei meccanismi di mantenimento.
Nell’interpretazione della condotta umana la terapia cognitiva ricorre, ove possibile, alla spiegazione più semplice che spesso coincide con il recupero del senso comune.
La teoria di fondo, sottolinea sottolinea l’importanza delle distorsioni cognitive e della rappresentazione soggettiva della realtà nell’origine e nel mantenimento dei disturbi emotivi e comportamentali.
Ciò implica che non sarebbero gli eventi a creare e mantenere i problemi
psicologici, emotivi e di comportamento, ma questi verrebbero piuttosto largamente influenzati dalle strutture e costruzioni cognitive dell’individuo (assunto già condiviso ai tempi del filosofo stoico Epitteto).
Ciò che caratterizza e distingue la psicoterapia cognitiva, infatti, è la spiegazione dei disturbi emotivi attraverso l’analisi della relazione tra pensieri, emozioni e comportamenti.
– L’intervento clinico è strettamente coerente con le conoscenze sulle strutture e sui processi mentali desunte dalla ricerca psicologica di base. Inoltre, è stato dimostrato attraverso studi controllati che i metodi cognitivo-comportamentali costituiscono una terapia efficace.
La CBT, infatti, ha mostrato risultati superiori o almeno uguali agli psicofarmaci nel trattamento della depressione e dei disturbi d’ansia, ma assai più utile nel prevenire le ricadute.
Il terapeuta cognitivo-comportamentale lavora insieme al paziente per stabilire gli obiettivi della terapia, formulando una diagnosi e concordando con il paziente stesso un piano di trattamento che si adatti alle sue esigenze, durante i primissimi incontri.
Si preoccupa poi di verificare periodicamente i progressi in modo da controllare se gli scopi sono stati raggiunti.
Lo scopo della terapia si basa sulla risoluzione dei problemi psicologici concreti.
Alcune tipiche finalità includono la riduzione dei sintomi depressivi, l’eliminazione degli attacchi di panico e dell’eventuale concomitante agorafobia, la riduzione o l’eliminazione dei rituali compulsivi o dei comportamenti alimentari patologici, la promozione delle relazioni con gli
altri, la diminuzione dell’isolamento sociale, e così via.
Paziente e terapeuta lavorano insieme per capire e sviluppare strategie che possano indirizzare il soggetto alla risoluzione dei propri problemi. La CBT è, infatti, una psicoterapia sostanzialmente basata sulla collaborazione tra paziente e terapeuta.
Entrambi sono attivamente coinvolti nell’identificazione e nella messa in discussione delle specifiche modalità di pensiero che possono essere causa dei problemi emotivi e comportamentali che attanagliano il paziente.
La CBT è a breve termine, ogniqualvolta sia possibile. La durata della terapia varia di solito dai quattro ai dodici mesi, a seconda del caso, con cadenza settimanale il più delle volte.
La terapia cognitivo-comportamentale aiuta a individuare i pensieri ricorrenti e gli schemi disfunzionali di ragionamento e d’interpretazione della realtà, al fine di sostituirli e/o integrarli con convinzioni più funzionali.